Export control e beni dual-use: le novità dalla Commissione Ue

Maggiore coordinamento tra gli stati unionali e una più attenta valutazione dei rischi causati dagli investimenti in entrata e in uscita dall’Ue. Questi sono i principali obiettivi posti dalla Commissione europea in tema di controlli all’esportazione dei beni a duplice uso, con il White paper 24 gennaio 2024, n. 25.

Com’è noto, si definiscono beni dual use tutti quei prodotti che possono essere utilizzati sia in ambito civile che in ambito militare. Tali beni si differenziano dai materiali d’armamento in quanto non sono appositamente progettati per un uso esclusivamente militare.

Appare di primaria importanza individuare correttamente i beni che rientrano nel catalogo dual use: la normativa unionale impone, infatti, che i soggetti che commerciano tali prodotti debbano ottenere dalle Autorità competenti (in Italia dall’UAMA) specifiche autorizzazioni per l’esportazione, l’intermediazione o il transito di tali tecnologie.

Con il paper in commento, si analizza la normativa attualmente in vigore sui controlli all’esportazione, identificando una serie di rischi e problemi da affrontare. In particolare, viene precisato che, ad oggi, l’Unione europea non dispone di norme giuridiche necessarie per adottare controlli uniformi sulle esportazioni a livello unionale, se non in ambiti molto limitati.

Sul punto, infatti, occorre rammentare che gli Stati membri possono svolgere controlli nazionali che non hanno alcun effetto giuridico sugli altri Stati membri.
Secondo le stime riportate nel documento, i controlli nazionali potrebbero continuare ad aumentare, amplificando l’urgenza di disposizioni volte a garantire coerenza ed efficacia a livello unionale.

Secondo la Commissione, vi è la necessità di un’azione più rapida e coordinata a livello unionale nel settore dei controlli sulle esportazioni. La moltiplicazione non coordinata dei controlli nazionali da parte degli Stati membri, infatti, crea lacune, compromettendo l’integrità del mercato unico unionale.

Tra le soluzioni proposte nel paper, è prevista l’istituzione di un forum per il coordinamento politico sui controlli delle esportazioni e l’introduzione di nuovi elementi per i controlli sulle esportazioni (allegato I, Reg. 821/2021).

Da segnalare, inoltre, la prossima introduzione dell’obbligo, per gli stati unionali, di notificare agli altri Stati e alla Commissione, qualsiasi nuova lista di controllo nazionale prima della sua adozione.

Tale approccio volontario è volto a migliorare il coordinamento, aumentando la trasparenza riguardo all’adozione di nuove liste di controllo nazionali e facilitando il coordinamento dei controlli tra gli Stati.

Dal paper si evince, inoltre, che sarebbe utile anticipare al primo trimestre del 2025 la valutazione del regolamento sui prodotti a duplice uso. La normativa in materia, infatti, ne prevede la valutazione tra il 2026 e il 2028. Il rapido ritmo degli eventi negli ultimi anni, tuttavia, ha portato la Commissione a concludere che la valutazione dovrebbe essere anticipata al primo trimestre del 2025.